Dopo il seminario informativo del 09 Ottobre, organizzato dalla Regione Calabria, UnionCamere Calabria e UnIndustria Calabria, alla presenza del nostro Amministratore Delegato, l’Avv. Enrico Mazza, e dell’Assessore Regionale competente, la Dott.ssa Carmela Barbalace, riportiamo di seguito l’intervista fatta a fine seminario dagli addetti ai lavori.
Da un’attenta e accurata lettura del citato avviso si evince che i beneficiari sono le micro, piccole e medie imprese (PMI), che intendono realizzare Programmi Integrati di investimenti previsti nell’art. 3 dell’avviso; in particolare detto programma integrato di investimento devono essere promossi dalle imprese partecipanti a Consorzi, Società Consortili ovvero ad aggregazioni sotto forma del Contratto di Rete, da realizzare nell’ambito di unità produttive, di cui detengono la piena disponibilità, localizzate nei territori dei PISL regionali, deve essere organico e funzionale nonché tecnicamente, economicamente e finanziariamente valido.
Possono presentare domanda di agevolazione :
- a) per i Piani di Sviluppo interaziendale;
- b) per i Piani di sviluppo Aziendale.
Detti consorzi, società consortili o reti di imprese (già costituiti o costituendi) devono essere partecipati da almeno 3 imprese ( già esistenti e che si impegnino a formalizzare la costituzione) ed avere un fondo consortile / patrimoniale o un capitale sociale non inferiore a € 20.000,00; la quota di ciascuna impresa non può superare il 35% delle quote di capitale.
Condizione di ammissibilità delle imprese beneficiarie, per come disposto dall’art. 5 dell’avviso, è quello di trovarsi nel piano e libero esercizio dei propri diritti, non in stato di scioglimento, liquidazione o sottoposto a procedure concorsuali, avere unità produttiva nel territori della Regione Calabria, trovarsi in regime di contabilità ordinaria ( salvo per le imprese artigiane), in regola con il pagamento degli oneri previdenziali ed assicurativi e con la normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza.
E’ opportuno a mio avviso precisare che, i soggetti beneficiari e le aggregazioni dei soggetti beneficiari che intendono beneficiare di questa misura non devono essere necessariamente già costituiti alla data di presentazione della domanda ma, per come consentito dall’ art. 4 del citato avviso, potranno trattarsi anche di costituende imprese che aderiscono in costituende aggregazioni di imprese che si impegnano a costituirsi entro i termini di sottoscrizione dell’Atto di Adesione e Obbligo.
Possono essere ammessi alle agevolazioni esclusivamente i Piani di Sviluppo Interaziendale/Aziendale riferiti ai 13 PISL ” Sistemi Produttivi locali, Distretti Agroalimentari e Distretti rurali”, e dovranno riferirsi ai soli codici ATECO 2007 tassativamente indicati nell’art. 6 dell’avviso.
Quanto invece alla forma ed intensità dell’aiuto sono riconosciuti contributi in conto capitale, a copertura delle spese ammissibili sopra indicate; in particolare per la realizzazione dei piani di sviluppo Aziendale / Interaziendale sono concesse nella misura del 35 % degli investimenti per le medie imprese e del 45% per le piccole imprese. Quanto invece alle agevolazioni previste per le spese relative ai servizi reali sono pari al 50% del costo ammesso.
Preciso che l’ammontare minimo dei mezzi da apportati dall’impresa non deve essere inferiore al 25%. Il beneficiario dovrà comunque garantire la totale copertura della parte non agevolata del programma degli investimenti facendo ricorso o al finanziamento bancario o all’apporto di mezzi propri o ad altre fonti di copertura.
Nel caso in cui gli aiuti vengano concessi in «de minimis», le agevolazioni sono concesse nella forma di un contributo in conto capitale nella misura massima del 70% delle spese ammissibili, fino all’importo massimo di 150.000 per i Piano di Sviluppo Aziendale/Interaziendale.
Avv. Quali interventi e quali spese sono ammissibili?
Gli interventi ammissibili, per ciascuna delle imprese facenti parte del Contratto di Investimento, devono riguardare, per come disposto dall’art. 11 dell’avviso, una sola unità produttiva e non possono essere suddivisi in più domande di agevolazione.
I piani di Sviluppo Aziendale devono riguardare una delle seguenti tipologie:
- a) realizzazione di nuove unità produttive;
- b) ampliamento di unità produttiva esistenti;
- c) diversificazione della produzione di un’unità produttiva di nuovi prodotti / servizi aggiuntivi ;
- d) cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di un’unità produttiva esistente.
Quanto invece alle spese ammissibili devono riferirsi all’acquisto e alla realizzazione di immobilizzazioni come definite dal art. 2423 e seguenti del codice civile, in particolare:
- progettazioni ingegneristiche riguardanti le strutture dei fabbricati e gli impianti, sia generali che specifici, direzione dei lavori, studi di fattibilità economico-finanziaria e di valutazione di impatto ambientale, oneri per le concessioni edilizie, collaudi, spese di fidejussione;
- suolo aziendale sue sistemazioni;
- opere murarie e assimilate e infrastrutture specifiche aziendali;
- macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica, ivi compresi quelli necessari all’attività gestionale dell’impresa; mezzi mobili , escluso i mezzi di trasporto targati;
- programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, per la parte in cui sono utilizzati per l’attività svolta nell’unità produttiva interessata dal programma;
- spese per l’acquisto di servizi reali che consentano la risoluzione di problematiche di tipo gestionale, tecnologico, organizzativo, commerciale, produttivo e finanziario, per come descritti nel Catalogo.
Le domande di agevolazione debitamente compilate, pena l’inammissibilità, utilizzando rigorosamente la modulistica pubblicata sul sito della Regione Calabria sopra indicato, dovranno essere inviate tramite raccomandata A.R., posta celere o corriere espresso, entro 60 giorni dalla pubblicazione dell’ avviso sul BURC.
E’ inutile, puntualizzare che la predisposizione del progetto rappresenta la fase più delicata, in quanto il mancato rispetto di termini, modi e modulistica previsti dal bando comporta, ribadisco, l’inammissibilità dello stesso; pertanto la compilazione della domanda, del formulario, degli allegati e di quant’altro richiesto deve essere effettuata utilizzando i format predisposti senza apportare alcuna modifica.
Quanto invece alla valutazione delle domande, l’istruttoria prevede una prima verifica formale, volta ad accertare la sussistenza dei requisiti di accoglibilità (oggettivi e soggettivi), e una valutazione di merito circa l’idea imprenditoriale, la fattibilità tecnico – economica dell’iniziativa, la cantierabilità della stessa.
Il nucleo di valutazione provvederà a predisporre una graduatoria redatta sulla base dei punteggi previsti dettagliatamente nell’art. 14 dell’avviso, punteggi assegnati a ciascuna iniziativa, per procedere poi all’approvazione delle graduatorie3 dei contratti di investimento e quindi al finanziamento delle stesse nei limiti delle risorse disponibili.
Avv. Enrico Mazza ci riferisca, qual è la sua opinione su questa misura di finanza agevolata ?
A mio modo di vedere, questa misura rappresenta un’interessante opportunità per le imprese calabresi che, poco competitive singolarmente, possono iniziare a progettare il loro futuro in modo aggregato.
Oramai a da anni che sia con le Camere di Commercio che con le Confindustrie ci occupiamo di aggregazione ed in particolare del modo innovativo e moderno di aggregare quello dei c.d. “contratti di rete”.
Ebbene, questa misura diventa l’occasione per i contratti di rete già costituiti ma soprattutto per quelli costituendi di intraprendere insieme ad altre imprese per essere più competitive ed aggredire mercati che singolarmente non potrebbero mai raggiungere.