Il documento d’identità in formato elettronico, che via via sostituirà quello cartaceo, prevede anche un codice Pin di 8 cifre che permette al cittadino di accedere ai servizi digitali della Pubblica amministrazione.
La novità riguarda sia il portale dell’Agenzia delle Entrate che quello dell’Agenzia delle Entrate Riscossione e interessa un’ampia platea di utenti:
- semplici contribuenti;
- professionisti, che anche accedendo con CIE hanno accesso a tutti gli strumenti per i quali risultano già abilitati.
Una volta effettuato l’accesso, c’è una lunga lista di operazioni che possono essere completate dal pc senza andare personalmente nell’ufficio dell’Agenzia delle Entrate, qualche esempio:
- invio del modello 730;
- registrazione di atti pubblici e contratti di locazione;
- invio delle dichiarazioni di successioni, già effettuate online nel 90% dei casi;
- richiesta del codice fiscale;
- comunicazione dell’IBAN per ottenere rimborsi;
- utilizzo dei servizi di fatturazione elettronica;
- consultazione del cassetto fiscale.
Allo stesso modo la CIE, Carta di Identità Elettronica, dal 12 gennaio 2201 apre le porte dei servizi online dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, tra gli altri:
- richieste di rateizzazione con l’elaborazione automatica del piano di pagamento;
- verifica della presenza di cartelle, avvisi e dello stato dei pagamenti;
- recupero della comunicazione e dei bollettini della “rottamazione” delle cartelle.
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